Editing con Protools

ProtoolsEditing con Protools
Vediamo una breve panoramica sugli strumenti di editing offerti da Protools.

Ora che abbiamo registrato la nostra voce (o strumento) dobbiamo iniziare a lavorare sul file con quel processo chiamato editing. Protools è veramente potente quando si parla di editing e ha funzioni comode e intuitive. Iniziamo a vedere un po’ di strumenti che Pt mette a disposizione, grazie alla schermata qui sotto.

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Noterete che ho tralasciato appositamente un paio di funzioni che a noi per il momento non interessano.
Iniziamo col dire che Protools ha 4 modalità di editing ovvero shuffle, spot, slip e grid (in cui vi è presente anche la modalità relative grid).

Modalità Shuffle: consente di unire due regioni come se fossero calamitate, senza avere una griglia di riferimento. E’ molto utile quando si vuole tagliare una regione ben definita e attaccare in precisione le regioni rimanenti.

Modalità Spot: Consente di spostare una regione secondo paramentri che andremo a inserire nella finestra di dialogo che si apre (vedi immagine a lato) quando clicchiamo su una regione in questa modalità. È estremamente utile se si vuole posizionare un file audio in un punto esatto della timeline (ad esempio nel cinema quando voglio posizionare un parlato o un effetto in un punto prestabilito) o si volesse usare l’original time stamp, ovvero il codice temporale originale di registrazione che consente di posizionare una regione esattamente dove è stata registrata, nel caso la spostassimo per sbaglio..(credetemi, questa funzione vi potrà salvare la vita in più casi!).

Modalità Slip: In questa modalità potete spostare una regione senza vincoli di griglie o altro. Siete completamente liberi di spostarla a piacimento.
Risulta indispensabile, ad esempio, quando si vuole spostare di pochissimo una regione (ad esempio per mettere in fase due tracce), ma ha tante altre funzionalità e io personalmente uso spesso questa funzione, insieme alla funzione grid.

Modalità Grid: Questa funzione è la classica funzione di tutti i sequencer audio. La timeline è scandita da una griglia che può avere metriche diverse, scelte dalla funzione di divisione della metrica (vedi foto). Oltre alle metriche musicali si possono scegliere grigli differenti come ad esempio la suddivisione in frame, in millisecondi, in sample e così via, a seconda della necessità (chi farà film molto probabilmente userà una griglia in frame, chi fa musica in metriche musicali, e così via).
Dentro alla funzione di grid troviamo anche Relativ Grid. Questa funzione permette di spostare una regione secondo la misura scandita dalla griglia ma non “incollerà” necessariamente alla battuta la vostra regione audio.

Montare più Take di registrazione

Ora che sappiamo usare i tools e le modalità di editing possiamo passare alla lavorazione vera e propria di una traccia audio.

Un esempio tipico è quello di rimuovere le parti in cui il cantante non canta o unire le take da due playlist differenti.

Con la funzione traccia “playlist” possiamo visualizzare tutte le playlist registrate e quindi montarle a piacimento semplicemente copiando una parte e incollandola sulla traccia principale. Un esempio lo vedete nella foto sopra.

Usando gli strumenti di editing di cui ho parlato sopra, possiamo tagliare e incollare a piacimento i nostri file audio.

Il fade in e il fade out

Ogni volta che si esegue un taglio è buona norma fare un fade in e un fade out rispettivamente all’inizio e alla fine della regione audio per rendere più naturale il taglio ed evitare rumori di “click” tipici di un taglio senza fade.
Per fare il fade in protools vi sono 2 modi.

Il Classico è quello di selezionare con lo strumento “mano” la regione intera (oppure con lo strumento selezione solo una regione determinata) e quindi andare su edit –> fades –> create.

Vi comparira una finestra (che potete vedere in foto) che vi chiedere la curva del fade, la lunghezza del fade (in millisecondi) e altri parametri che al momento non interessano e teniamo le impostazioni di default.

Altro metodo più veloce e immediato è quello di utilizzare la funzione “multitools” e posizionarci col mouse direttamente sugli estremi della regione e quindi cliccare e “tirare” manualmente il fade (vedi immagine).

Ora stà a voi sperimentare e prendere confidenza con questi strumenti che Protools mette a disposizione.
Se avete qualche dubbio potete sempre scrivermi o postare un commento qui sotto.

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4 Commenti

  1. Ciao sto realizzando uno studio per la registrazione di audiolibri, vorrei sapere se questo programma è adatto, se si quale versione consigli o se consigli altri programmi. Grazie mille per la risposta

  2. Ciao
    Grazie mille per l utilissimo articolo,
    volevo chiederti secondo te qual’è la soluzione migliore per togliere i fastidiosi click che si creano quando unisci più tracce di voce?(registrate anche con microfono con gain diversi)
    io uso pro tools first
    Grazie mille
    ciao
    Michel

    • Ciao Michele, grazie per gli apprezzamenti!
      I click li togli con i fade ossia fade in, fade out oppure un crossfade tra clip audio.
      In alternativa ci sono metodi più sofisticati, come ad esempio ricostruire l’onda con lo strumento “Matita”, ma è più difficile da spiegare così.
      Eventualmente farò un articolo dedicato 🙂
      Fammi sapere se così riesci a toglierli!
      A presto.

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